LE CITAZIONI

Ovvero: Quando non si ha nulla da dire.

Beppe Grillo, pubblica una foto sulla sua pagina Facebook con questa citazione di Platone: “Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l’insuccesso sicuro: voler accontentare tutti”.

Perché ne il garante del M5S ne gli altri esponenti del movimento, al termine delle consultazioni con il presidente incaricato, non hanno voluto lasciare dichiarazioni alla stampa? Rispondere con una citazione, seppure di grandissimi personaggi, si ricorre quando non si ha nulla da dire!

Ma credo che tutti i politici debbano dire e spiegare il perché delle loro decisioni, sia ai loro sostenitori che agli oppositori, specialmente dopo una consultazione per la formazione di un governo.

Sembra quasi che, per citare un’altra citazione, abbia ascoltato i consigli di Charles Caleb Colton: “When you have nothing to say, say nothing” (quando non hai niente da dire, non dire niente).

Ora che il presidente Mattarella ha dato l’incarico a Draghi, per formare ilnuovo governo, tutti sono disposti a collaborare nel nome della nostra nazione “che attraversa un periodo di crisi economica e sanitaria e ha bisogno di scelte adeguate”.

Ma prima, i rappresentanti del governo precedente, parlavano solo di difficoltà  sanitaria dovuta alla pandemia e di aver fatto le scelte giuste per la soluzione dei problemi. Perché nessuno accennava a questa grave crisi economica? Perché adesso invocano le scelte giuste? Perché se qualcuno ne parlava veniva tacciato come “tornacontista”

Non voglio entrare nel merito delle risposte ma soffermarmi al fenomeno delle citazioni che hanno abituato una gran parte del “popolo del web” a non scrivere più quello che pensano ma comunicare con il pensiero degli altri (le citazioni).

La grande rivoluzione di internet, che ha ampliato i confini della conoscenza, viene usata, anzi abusata, proprio da quella minoranza che si diverte facendo circolare tanta “spazzatura” con una comunicazione asincrona che peggiora lo stato cognitivo del mittente, e a volte anche quello del destinatario meno avveduto